Herman Melville

Herman Melville nasce a New York il primo agosto del 1819. I suoi genitori appartenevano a importanti famiglie americane, che avevano contribuito a scrivere la storia degli Stati Uniti: Maria Ganservoort apparteneva a una delle famiglie olandesi che avevano fondato Manhattan; Allan Melvill (la a venne aggiunta dopo la sua morte) era figlio di Thomas Melvill che aveva partecipato al Boston Tea Party, il nonno paterno travestito da indiano buttò giù dalle navi inglesi carichi di tè, ed era considerato un eroe della Rivoluzione. Ad ogni modo, i suoi genitori non seppero tenere alto il nome delle loro rispettive famiglie.  Allan commerciava beni  di lusso nel campo dell’abbigliamento europeo, ebbe otto figli. Herman era il terzogenito. Indebitato fino al collo a causa della cattiva gestione finanziaria di Allan, che andò in bancarotta, la famiglia Melvill si trasferisce al Albany, dalla famiglia di Maria. Il padre morì nel 1832 dopo un lungo esaurimento nervoso.

Non avendo abbastanza denaro per poter andare al college, Hermann intraprese gli studi commerciali. A differenza del primogenito, il padre considerava Melville un po lento e non deponeva in lui grandi aspettative. Hermann dovette svolgere anche alcuni lavori, a causa delle condizioni finanziarie della famiglia: commesso al negozio di pellicce del fratello, insegnante, geometra ecc.. Ma non trovando impieghi che lo prendessero indipendente, nel 1839 s’imbarco sul St. Lawrence alla volta di Liverpool, esperienza che poi sarà raccontata nel romanzo Redburn. Al suo ritorno, quattro mesi dopo, viaggiò per gli Stati Uniti in cerca di un lavoro stabile, senza alcun successo. Disperato, decise di imbarcarsi su una baleniera, l’Acushnet nel 1840. I viaggi di Melville gli fornirono molto materiale per i suoi romanzi. Tra le numerose avventure che finirono nei suoi libri vi fu la diserzione nelle Isole Marchesi assieme ad un amico per esplorare il territorio; qui fu catturato dagli indigeni, ma fu un’esperienza gradevole, quando tornò a cercare l’amico non lo trovò e si imbarcò in un’altra baleniera, la Lucy Ann. Da questa esperienza nacque il romanzo Typee (1846), arricchito in seguito da The Story of Toby, resoconto di ciò che accadde all’amico quando i due si persero di vista sull’isola. Dalle isole Marchesi giunse a Tahiti; sulla Lucy Ann assistette ad un ammutinamento e riportò la vicenda nel suo secondo romanzo, Omoo (1847). 

Fuggito di prigione s’imbarca sulla baleniera Charles and Henry, frutto di questa esperienza sarà il romanzo Mardi (1849). Si fermò alle Hawaii e infine si imbarcò sulla fregata United States nel 1843. La vita sulla United State era molto dura. Nel 1844 sbarca a Boston ed inizia a stendere i suoi primi tre romanzi. Sono romanzi di mare, esotici, riguardanti la sua esperienza. Nel 1847 sposa la facoltosa Elisabeth Shaw, figlia del giudice Lemuel Shaw di Boston e la coppia si stabilisce a New York. Dopo qualche anno la famiglia si trasferisce a Boston dove Melville avrà il primo figlio, Malcolm. Da scrittore ormai affermato viaggia per l’Europa e scrive Redburn (1849) e White Jacket (1850) ispirato all’esperienza sulla nave militare United States. 
In seguito si trasferisce ad Arrowhead, dove stringe amicizia con Hawthorne. Inizia un periodo in cui Melville sperimenta temi nuovi: passa al romanzo metafisico, con la pubblicazione di Moby Dick (1851) senza più un intento realistico. Nascono altri tre figli: Stanwix, Elisabeth e Frances. Continua a pubblicare diverse opere ma vive barcamenandosi tra successi e insuccessi e alla fine prevalgono gli insuccessi...

Nel 1852 pubblica Pierre ed alcuni racconti su delle riviste che poi verranno convogliati nella raccolta The Piazza Tales (1856), il romanzo storico-picaresco Israel Potter (1855), la dark comedy The Confidence-Man (1857), anche se non ebbero successo come i primi romanzi. Partì per l’Europa e nel 1858-59 tornò negli USA tenendo una serie di conferenze di viaggio. 

Nel 1863 si stabilisce definitivamente a New York dove si appassionerà di problemi sociali e segue l’andamento della Guerra Civile. Nel 1866 scrive un volume di poesie intitolato Battle Pieces and Aspects of the War. Alla fine dell’anno venne nominato ispettore distrettuale delle dogane di New York. La sua vita si fa sempre più grigia e monotona; inizia a bere e a creare tensioni in famiglia. Il primogenito muore e Melville scrive nel 1876 Clarel, un poema in due volumi sul suo viaggio in Terra Santa. Rivede le sue poesie e pubblica altre due raccolte di poesie John Marr and other Sailors (1888) e Timoleon (1891). Scrisse la ballata Billy in the Darbies, che in seguito crebbe fino a diventare una lunga opera: Billy Budd, Sailor: an inside narrative che continuò a modificare fino alla morte. Melville venne rivalutato negli anni ’20 del Novecento con la scoperta del manoscritto Billy Budd, numerosi critici lo pongono adesso come figura centrale dell’ American Renaissance.

Nessun commento: