Gli assalti alle panetterie




Gli assalti alle panetterie è una raccolta di due racconti riproposta dall’Enaudi ed illustrata dall’artista Igor Tuveri. Il libro racchiude “L’assalto a una panetteria”, originariamente pubblicato nel 1981 e  Il secondo assalto a una panetteria” pubblicato nel numero di agosto 1985 di Marie Claire Japan. Il secondo racconto fu inoltre tradotto in inglese da Jay Rubin e pubblicato nel numero di gennaio 1992 di Playboy.

In Italia è stato incluso nella raccolta "L'elefante scomparso"Entrambe le storie descrivono un assalto. 

Nel primo racconto L’assalto a una panetteria" due amici avevano fame, avevano così tanta fame che a loro “sembrava di aver inghiottito il vuoto cosmico”. 
Volevano del cibo poiché non  avevano soldi e lavoro. Così, si armarono di coltelli da cucina per derubare una panetteria. Giunti sul posto il proprietario li maledisse e disse loro che se avessero ascoltato Wagner avrebbero avuto tutto il pane che desideravano. I due ascoltano “Tristano e Isotta” ed un paio d’ore dopo, se ne andarono tutti e due con la pancia piena. Il giorno seguente continuarono ad ascoltare musica classica (Tannhaüser) e quando tornarono a casa il vuoto dentro di loro era sparito e  la loro “fantasia cominciò a rotolare su un dolce pendio

Il secondo racconto Il secondo assalto a una panetteria è ambientato dieci anni dopo. Uno dei due amici giace a letto con la propria moglie ed ancora una volta ritorna il tema della fame. Hanno poco cibo nel loro frigorifero e dopo aver bevuto e mangiato tutto, l'uomo racconta a sua moglie della rapina della  panetteria di dieci anni prima. Dopo aver sentito quella storia, la donna suggerisce di fare la stessa cosa, nonostante siano le 2:30 del mattino. I due decidono di provarci, girano per Tokyo alla ricerca di una panetteria ma i locali sono tutti chiusi. Così, decidono di andare in  un McDonald’s. Con occhiali da sci e fucile automatico, entrano nel ristorante e chiedono trenta Big Mac. Gli impiegati soddisfano la  strana richiesta e la coppia lascia il fast-food e si allontana fino a raggiungere un parcheggio vuoto. Lì mangiano i Big Mac fino a quando non sono pieni. Dopo questa esperienza, l'uomo si sente tranquillo.


Il protagonista sin dal primo racconto voleva soddisfare questa sua "fame". Voleva compiere qualcosa ma il proprietario della panetteria bloccò il suo impulso con la musica. L'arte ha in qualche modo troncato l'idea del reato. Il protagonista cambia, la musica ha toccato alcune corde della sua anima portandolo alla ricerca di un lavoro nella seconda storia, ad una relazione. Nonostante la fame sia stata placata in lui era rimasto qualcosa di incompiuto, una sorta di ossessione che covava nascosta dentro. L'occasione di poter riscattare quello stato d'animo l'ebbe soltanto dieci anni dopo. 

Nessun commento: